Pavarotti & Friends… quanto mi manca!

Dal 1992 al 2003 si sono tenuti a Modena dei concerti a cadenza quasi annuale a scopo benefico chiamati Pavarotti & Friends, ogni concerto una causa umanitaria, un’occasione di raccolta fondi per il recupero o la fondazione di strutture pedagogiche in Liberia, Kosovo, Tibet, Afghanistan, Iraq, Angola, grazie all’attiva partecipazione degli artisti presenti, amici che Pavarotti chiamava a raccolta per duettare, tra i più famosi della scena musicale pop e rock italiana ed internazionale.

Lo scopo era quello di raccogliere fondi per sostenere iniziative di sostegno e sviluppo nelle zone povere del mondo, soprattutto in favore dei bambini.

Nelle varie edizioni si sono succeduti oltre 100 artisti a duettare con il maestro, tra cui Elton John, Anastacia, Deep Purple, Barry Whyte, Brian May, Eric Clapton, George Michael, Giorgia, Laura Pausini, Elisa, Sting, Zucchero, Luciano Ligabue, Biagio Antonacci, Renato Zero, Lucio Dalla, Bob Geldof, Andrea Bocelli, Bono Vox e The Edge, Dolores O’Riordan, Liza Minnelli, Al Bano, Céline Dion e Jon Bon Jovi.

Ho avuto modo di assistere a molti Pavarotti & Friends da una prospettiva di assoluto privilegio grazie ad un caro amico di Modena, ricordo nelle prime file del parterre, personaggi del calibro del Dalai Lama e Kofi Annan, Rigoberta Menchù e la Principessa Diana Spencer, Giorgio Armani e Kathryn Harrold, Spike Lee, Michael Duglas con Catherine Zeta-Jones e tanti altri.

Di quelle serate ho tantissime immagini nella mente, ricordi che non basterebbe il tempo per raccontarli tutti.

Bono il frontman degli U2, con Sugar Fornacciari seduto al piano, intonare forte Miserere.

Ricordo una bellissima luna piena in quella sera del 9 giugno 1998, Celin Dion flettere il capo davanti al Maestro, quasi un gesto di riverenza, prima di cantare I Hate then I love you, Mariah Carey, la sua voce ancora nel pieno delle forze, cantare Hero e poco distante una giovanissima Laura Pausini.

Ricordo Tracy Chapman arpeggiare Baby can I hold you intervallandosi a Pavarotti fra italiano ed inglese, e poi gli Eurythmics rispolverare There Must Be An Angel, o La Traviata riformulata da Bryan Adams in terzetto con Giorgia e Andrea Bocelli.

Il duetto con James Brown in It’s a Man’s Man’s Man’s World, per me uno dei momenti più emozionanti quando con il suo urlo ci ha fatto “drizzare” i capelli.

Ho ancora i brividi rivivendo We are the World, brano che concludeva l’edizione 1999 cantata da tutti gli artisti presenti capitanati da Lionel Richie e da tutto il Parco Novi Sad di Modena e poi la conclusione del 2001 con Smoke on the water e la band dei Deep Purple che fece ballare tutti… proprio tutti! Ricordo il viaggio verso Bologna, dove pernottavo, con mio cugino Gennaro insieme a Steve Morse, chitarrista dei Deep Purple dal 1994, suo figlio di circa 9 anni e gli altri membri del gruppo, ci siamo fermati all’area di servizio autostradale tra Modena e Bologna ed un pizzaiolo Napoletano al banco di Spizzico, visto che tutti chiedevano foto ed autografi, mi dice: “scusate ma chi so chist”, io dico il nome e lui: “e ch fann pe campà” (cosa fanno per vivere) e dopo una breve pausa “mi posso fare la foto pure io che non si sa mai”… non riuscii a tradurre a Steve Morse, incuriosito, le motivazioni del pizzaiolo.

Dopo il concerto per alcuni ospiti era servita la cena in una tendo struttura alle spalle del palco, il maestro prima di andare via salutava tutti con eleganza e sobrietà insieme alla sua compagna Nicoletta Mantovani.
Pavarotti si spense il 6 settembre 2007, alle cinque del mattino, all’età di quasi 72 anni.

Di certo il Pavarotti & Friends è stato un evento unico e per chi lo ha vissuto “indimenticabile”… quanto mi manca!!!