Frankie Knuckles “The Godfather of House Music”

Frankie Knuckles è stato il padre della house music, e uno dei più importnanti dj di tutti i tempi, soprattutto per la sua attività, tra le fine degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta al Warehouse e al Power Plant di Chicago.
Cominciò a fare il dee jay, nel 1971 al Better Days di New York, dove lavorò con Tee Scott. La sua selezione musicale iniziale prevedeva principalmente funk, jazz, rhythm’n’blues, soul.

Knuckles si fece subito notare per le sue abilità e perciò nel 1972 fu ingaggiato come dj resident del Gallery, locale newyorkese, dove affiancò due dj molto popolari: Nicky Siano, che era anche proprietario del locale, e Larry Levan, suo grande amico. I tre furono tra i primi, insieme a Kenny Carpenter, ad introdurre nei club la tecnica del “mixaggio”, ovvero suonare i dischi uno dietro l’altro, senza interruzioni, in modo che la musica scorra con continuità. Altra curiosità tecnica, furono tra i primi ad utilizzare più di due piatti per inserire effetti sonori nel passaggio da un brano all’altro.

Knuckles si trasferì a Chicago nel 1977, diventando il dj resident del Warehouse. La presenza di un pubblico diverso da quello newyorkese, lo spinse a sperimentazioni sonore elettroniche e a lavori di re-editing manuale; Knuckles recupera vecchi pezzi funk, jazz e soul e attraverso manipolazioni elettroniche mediante sintetizzatori e registratori, realizzò quel genere che poi sarebbe stato denominato House music, il cui nome deriva proprio dal locale in cui Knuckles si esibiva nei suoi dj set. Knuckles contribuì all’evoluzione della figura del dj: da semplice selezionatore di musica (una sorta di juke box umano) ad artista in grado di creare nuovi ritmi e coinvolgere il pubblico nel ballo.
La sua carriera decollò e iniziò a produrre musica. Il suo primo remix risaliva al 1982 per il brano “Let no man put as under” dei First Choice e a seguire “I’m going to go” (1985) di Jago. La sua attività di produttore iniziò invece con “Your Love”: un classico della musica dance elettronica underground, cantato e prodotto inizialmente da Jamie Principle nel 1984, e caratterizzato da una linea di arpeggi ripetuta e da una potente linea di basso propulsiva. Il disco, contenente un piccolo campione della canzone “Feels Good” (1982) degli Electra, venne proposto in un primo momento in una versione demo registrata su nastro magnetico e destinata solo a pochi dj radiofonici. Nel 1987 uscì negli Stati Uniti il 12″ con le due canzoni cantate da Principle e prodotte da Knuckles: “Baby Wants To Ride / Your Love”. Il vinile arrivò un anno dopo anche in Europa. Questa fu l’edizione definitiva di “Your Love”, remixata da Knuckles, incisa su licenza di diverse etichette europee, e suonata nei primi rave inglesi.

Dopo numerosi singoli e remix nel ‘91 arrivò il suo primo album: Beyond The Mix. Il disco conteneva le hit “The Whistle Song” (probabilmente il brano più famoso di Frankie Knuckles), “Rainfalls” e “Workout”, che non solo raggiunsero ottimi piazzamenti nelle classifiche dance ma vennero anche particolarmente apprezzati dalla critica.
Sono noti i suoi lavori come remixer su canzoni di Michael Jackson e Diana Ross, per i quali nel 1997 vinse un Grammy.
Il 25 agosto 2004 è stata intitolata a suo nome la strada in cui risiede il Warehouse a Chicago: “Honorary Frankie Knuckles Way”.
Mi piace ricordare di Frankie, sul finire degli anni ’80, quando era già un mito per gli amanti del genere, diede una definizione molto precisa del genere musicale che aveva inventato:

“Non impongo in sala ritmi in 4/4 a 130 beat al minuti, sempre con le mani su. E’ quello che invece pensano molti ragazzi che fanno musica house al giorno d’oggi”.

Durante la notte tra il 31 marzo ed il primo aprile 2014, Frankie Knuckles è scomparso.